Le collezioni d’erbario conservate PRESSO IL LICEO CLASSICO DI MASSA


M. ANSALDI

Riassunto: Vengono descritte tre collezioni d’erbario, risalenti al secolo scorso, conservate presso il Liceo Classico “P. Rossi” di Massa. Particolare attenzione è posta ad un erbario nel quale sono presentì 122 exsiccata raccolti e preparati da Pietro Pellegrini, noto botanico massese; questi ultimi sono stati oggetto di revisione.

Parole chiave: Collezioni d’erbario - Pietro Pellegrini – Massa

Presso il Liceo Classico “Pellegrino Rossi” di Massa, durante recenti operazioni di inventario, sono state rinvenute 3 diverse collezioni d’erbario, variamente assemblate. Dato l’interesse specifico delle collezioni, e data la presenza di un cospicuo numero di exsiccata di Pietro Pellegrini, i responsabili del Liceo Classico “Pellegrino Rossi” si sono rivolti al personale dell’Orto Botanico “Pietro Pellegrini”, struttura operante sul territorio massese. Al fine di conoscere il materiale reperito si è ritenuto opportuno procedere ad uno studio e ad una catalogazione informatica delle collezioni, anche al fine di poterle agevolmente consultare.

PRIMA COLLEZIONE

Si tratta di un piccolo erbario, confezionato in forma di libro, delle dimensioni di cm 27,5 x 21 x 3. La copertina è di cartone rigido, di colore verde scuro, e porta impresse forme decorative; sulla facciata riporta la scritta: “Flora”, in carattere stampatello ornato e dorato.

L’unica indicazione presente sul libro consiste in una dedica, scritta a penna, sul recto del primo foglio: “Al caro amico Dott. A. Brunetti St. Moritz 12 Novembre 1885 Costantino Cicelli”.

I fogli, in cartoncino color avorio, sono 24: il primo recante la scritta, ed altri 23, privi di numerazione, ciascuno dei quali porta sul recto (facciata destra) diversi campioni fissati con listelline di carta incollate; sul verso (facciata sinistra) è riportato il nome di ciascun campione presente sul recto (facciata destra) del foglio successivo, contrassegnato da un numero di riferimento.

La numerazione riparte da 1 su ciascun foglio.

Le specie presenti in questa collezione sono in totale 99; i campioni si trovano in ottimo stato di conservazione. *

Le entità citate sono state oggetto di aggiornamento nomenclaturale secondo Pignatti (1982), e di catalogazione informatica.

Si tratta di specie alpine, raccolte presumibilmente nella seconda metà del secolo scorso; pur non essendo mai presente alcuna indicazione relativa alla località di raccolta delle piante, considerando l’unica indicazione di località, che è presente nella dedica - St. Moritz - è plausibile ipotizzare che si tratti, almeno in parte, della flora di quella regione.

SECONDA COLLEZIONE

E costituita da un unico pacco d’erbario, che consta di numerosi fogli liberi, delle dimensioni di circa 20 x 30 cm, di colore azzurro o grigio, raccolti in un involucro cartonato delle dimensioni di cm 26 x 37 x 15, sul quale è posta un’etichetta recante la scritta a penna “Erbario Alpino”; sull’etichetta si legge inoltre un’aggiunta a matita: “N° 39 cartelle”.

I campioni sono riuniti per famiglie in 34 cartelline grigie su cui è stampato “Liceo Ginnasio Governativo P. Rossi - Massa”, e manoscritta la famiglia di appartenenza.

Questa disposizione è evidentemente stata effettuata presso il Liceo, probabilmente da un insegnante, e non dal raccoglitore stesso. Si può ipotizzare che cinque cartelline siano andate perdute nel corso del tempo.

Ciascun foglio porta un campione semplicemente incollato o fissato con listelline di carta incollata.

Le indicazioni non sono riportate su di un cartellino, come abitualmente avviene negli erbari coevi, ma sono stampate direttamente sul foglio: in alto, al centro, si legge “P. VOGLINO - FLORA ALPINA”; in basso è riportato il nome scientifico in grassetto, l’autore in corsivo, il nome volgare italiano e francese, e infine indicazioni sul luogo di raccolta, data ed altitudine.

Le piante di questo erbario rappresentano specie alpine, raccolte nella seconda metà del secolo scorso.

I fogli portano, in basso a destra, una numerazione.

In diversi casi sono presenti dei fogli doppi, riguardanti la stessa specie, con la stessa numerazione e le medesime indicazioni.

In altri casi, due fogli portanti la stessa numerazione rappresentano specie diverse.

Si trovano in ottimo stato di conservazione.

PIETRO VOGLINO

Pietro Voglino (1864-1933), il compilatore di questo erbario, fu un noto micologo (Lazzari, 1973); nacque a Torino dove svolse la maggior parte della sua carriera di insegnante e fitopatologo. Studiò Scienze Naturali a Padova dove fu allievo di Saccardo; si occupò di micromiceti ed in seguito fu professore di Scienze Naturali in vari Licei del Piemonte. Nel corso della sua carriera continuò ad occuparsi di funghi, rivolgendo la sua attenzione soprattutto ai funghi superiori. Fondò e diresse, dal 1896, un Laboratorio Sperimentale di Fitopatologia ed un Osservatorio fitopatologico. Si occupò anche di botanica: nel 1895 ricoprì l’incarico di lettore di botanica presso l’Università di Torino; oltre ai suoi numerosi lavori in campo micologico, si ricorda un suo articolo intitolato “Alcune nozioni sulla coltura delle piante alpine nel piano” (Voglino, 1885).

Nell’anno 1891 egli insegnò presso il Liceo Classico di Massa (Stafleu e Cowan, 1986), ma probabilmente la sua permanenza a Massa non si è limitata all’arco di quell’anno; pochi anni prima pubblicò infatti: “Enumerazione di alcuni funghi raccolti nella provincia di Massa” (Voglino, 1888).

TERZA COLLEZIONE

Il terzo erbario è disposto in tre pacchi, e costituito da campioni provenienti da località molto diverse fra loro; le intestazioni dei cartellini dimostrano la provenienza del materiale da numerose collezioni (tab. 1), ed il discreto numero di raccoglitori, italiani ed esteri (tab. 2). In questo erbario sono conservati, tra gli altri, exsiccata di botanici locali quali Carlo Rossetti e Pietro Pellegrini.

Tab. I — Intestazioni dei cartellini

Botanical Society of London, 1842

BRUY. DE SEVRES 28 JUILL. 1852

E. Bourgeau. PI. de la H.te Savoie 1875

ERBARIO del Dott. C. Rossetti

Ex Herb. A. HENFREY.

Ex Herb. Ludovici Kralik.

Ex herb. Ph. Becker

Ex Herb. W. De Schoenefeld

Ex herbier Richard

Farmacia CHIAPPE Massa

Flora etrusca exsiccata ex Herb. Hort. bot. Pisani

HERB. J. PARSEVAL.

HERBARIUM HORTI PISANI

Herbarium W. de Schoenefeld

HERBIER DES FLORES LOCALES DE FRANCE. - Févr. 1854

Herbier Feuilleaubois

Herbier Ph. Dunant

Reliquiae Maielleanae 1869

Tab. 2 - Elenco dei raccoglitori

Aour.

Ball. J.

Becker Ph.

Blanchet

Bourgeau E.

Brison

Buccelli Fabio

Chauvin M.

Daenen

De Schoenefeld W.

Dunant Ph.

Feuilleaubois

Henfrey A.

J,B.

Juicerbaut

Kralik L.

Larchez A. (?)

Lebel

Marcoussin

Mathonnes L.

Motelays

Parseval J.

Pellegrini P.

Perrier

Ramond

Raulin V.

Rossetti C.

Stork D.

Tierry

Voglino P.

Zetterstedt

Nei pacchi i campioni sono spillati su fogli di dimensioni di circa 27 x 40 cm; al momento del ritrovamento erano raccolti per famiglie in cartelline che ne recavano il nome scritto a penna. Questa disposizione è successiva all’assemblaggio della collezione.

Di questi pacchi, due sono in buone condizioni, uno invece è stato danneggiato, per cui, al momento del ritrovamento, si presentava nell’insieme deformato su un angolo e molto ammuffito.

I tre pacchi presentavano, sulla costola e sul davanti, delle etichette, che portavano rispettivamente le scritte: sulla costola: “Erbario Bot./1”; “Erbario Bot./2”; “Erbario Bot./3”; e sul davanti: “TALLOFITE GIMNOSPERME ANGIOSPERME (MONOCOTILEDONI)”; “ANGIOSPERME DICOTILEDONI MONOCLAMIDEE E DIALIPETALE”; “ANGISPERME DICOTILEDONI SIMPETALE”, ad indicare la disposizione degli exsiccata nei pacchi secondo un ordine sistematico.

Durante la fase di studio si è cercato di effettuare un restauro, il più possibile conservativo. Sono state eliminate le parti seriamente danneggiate dell’involucro esterno; per quanto riguarda i fogli d’erbario, sono stati sostituiti solo in quei casi in cui la carta era molto ammuffita e marcescente, provvedendo a spillare quanto rimasto su nuovi fogli; in casi di minor danno, si è ritagliata ed eliminata la parte cartacea rovinata, spillando il rimanente su di un nuovo foglio.

I campioni sono stati riuniti in nuove cartelline, per famiglie di appartenenza secondo Pignatti (1982).

Questo erbario è costituito da 339 campioni, dei quali 122 sono attribuibili a Pietro Pellegrini. Sono stati tutti schedati in un archivio informatico; i 122 campioni di Pietro Pellegrini sono stati revisionati.

PIETRO PELLEGRINI

Pietro Pellegrini (1867-1957) fu un medico ed igienista massese; per elezione divenne un valentissimo botanico e micologo (Monti, 1992). Nel 1942, fornendo un fondamentale contributo alla conoscenza floristica dell’area trattata, pubblicò la “Flora della provincia di Apuania”, che ancora oggi costituisce un validissimo strumento di studio. Nel corso di diversi anni allestì un cospicuo erbario, nel quale si contano circa 63.000 piante, che dopo la sua morte è stato acquisito dall’Università di Pisa, ed è conservato presso la sezione storica dell’Herbarium Horti Pisani, presso il Dipartimento di Scienze Botaniche (Garbari e Del Carratore, 1993).

A Pietro Pellegrini è dedicato l’Orto Botanico delle Alpi Apuane di Pian della Fioba.

CAMPIONI DI PIETRO PELLEGRINI

Dei 122 exsiccata considerati, la maggior parte porta la firma di Pietro Pellegrini; i rimanenti, pur non essendo firmati, possono essergli attribuiti in base all’esame della grafia ed alle modalità di allestimento dei campioni.

Si tratta di campioni raccolti dal 1881 al 1897, con la seguente provenienza:

1 dalla provincia di Livorno; 5 dalla provincia di Lucca; 2 dall’ arco alpino; 43 dalla provincia di Pisa; 71 dalla provincia di Massa Carrara.

Tutte le specie presenti in erbario, provenienti dalle province di Lucca e Massa Carrara, sono citate nella “Flora della provincia di Apuania” (Pellegrini, 1942); in alcuni casi l’indicazione del luogo di raccolta riporta le stesse parole indicate poi dall’Autore nella Flora stessa.

E stato effettuato un confronto con l’erbario Pellegrini conservato presso l’Herbarium Horti Pisani: tutte le specie presenti nella collezione di Massa sono presenti anche nell’Erbario Pellegrini conservato a Pisa; inoltre molti dei campioni presenti a Massa indicano il medesimo luogo di raccolta dei campioni presenti a Pisa. Si tratta dunque di campioni doppi, presumibilmente donati dal Pellegrini al Liceo. Tra le specie presenti, alcune rivestono un particolare interesse:

Epipactis palustris (Miller) Crantz (sub E. palustris Cr.)

raccolta a Marina di Massa. Questa specie era un tempo diffusa nell’ambiente delle zone umide costiere; con la bonifica e Fantropizzazione degli ambienti litoranei si è assai rarefatta ed è ormai scomparsa dalla costa apuana.

Ludwigia palustris(L.) Elliott (sub Isnardia palustrisL.)

raccolta in prati umidi presso Porta Nuova (PI). Si tratta di una specie tipica di zone umide, diventata attualmente assai rara e minacciata; in passato era molto più diffusa di oggi. Questo campione ne indica la presenza, relativa al secolo scorso, in zone in cui è da tempo scomparsa.

Perìploca graeca L.

raccolta al Tombolo (PI). Si tratta di una specie che ancora oggi vive in quel luogo di raccolta. Un tempo era assai più diffusa lungo la costa tirrenica settentrionale, dove oggi è assai rara e vulnerabile, in qualche stazione.

Potamogeton lucern L. e Potamogeton natans L.

raccolti nel Padule d’Asciano (PI) ; in Toscana sono oggi specie comuni, ma questo luogo non è noto in bibliografia.

Sagittaria sagittifolia L.

è una specie che un tempo era diffusa nelle paludi e nei fossi; oggi è diventata assai rara. Il luogo di raccolta indicato sul cartellino è Pisa, dove attualmente non risulta più presente.

Triglochin palustre L. (sub T. barrelieriLois.)

è una specie che vive nelle paludi e nei prati umidi; un tempo diffusa, è divenuta oggi molto rara e, per quanto riguarda la Toscana, è scomparsa. Il campione in oggetto è stato raccolto a Porta (MS).

CONCLUSIONI

Le indagini effettuate nell’ambito delle attività di recupero e valorizzazione del patrimonio museologico del Liceo Classico “P. Rossi” di Massa hanno consentito una prima valutazione delle collezioni d’erbario. È stato messo in evidenza il valore storico delle collezioni esaminate, e si sono evidenziati diversi spunti per ulteriori approfondimenti, sia sulle vicende storiche che hanno portato all’assemblaggio delle collezioni, sia sulle informazioni scientifiche presenti nei cartellini; è inoltre già in corso lo studio delle indicazioni relative all’uso medicinale riportato sui cartellini di numerosi campioni della terza collezione.

La redazione dei cataloghi, unitamente all’opera di restauro, ha reso queste collezioni, fino ad oggi ignorate, conosciute e facilmente consultabili. Una copia dei cataloghi sarà presente anche presso l’Herbarium Horti Pisani, dove è conservato il più noto Erbario Pellegrini. Particolarmente interessante, anche dal punto di vista didattico, è la presenza di numerosi campioni raccolti nel comprensorio apuano nel secolo scorso.

Ringraziamenti

L’autore desidera ringraziare la Dott.ssa Lucia Amadei dell’Herbarium Horti Pisani per le preziose indicazioni ed alcuni chiarimenti sull’impostazione del lavoro.

BIBLIOGRAFIA

Garbari F., Del Carratore F., 1993. The flora of thè Apuan Alps and thè Herbarium of Pietro Pellegrini at Pisa. Webbia, 48: 421-429.

Lazzari G., 1973. Storia della Micologia Italiana. 309-310. Arti Grafiche Saturnia, Trento.

Monti G., 1992. Il Giardino Botanico “P. Pellegrini”. In: Raimondo F.M. (ed.), Orti Botanici, Giardini Alpini, Arboreti Italiani: 437-442. Edizioni Grifo, Palermo.

Pellegrini R, 1942. Flora della provincia di Apuania. Medici, Massa.

Pignatti S., 1982. Flora d’Italia. Edagricole, Bologna.

Stafleu F. & Cowan R., 1986. Taxonomic literature, 6: 772-773. Bohn, Scheltema 8c Holkema, Uthecht.

Voglino P, 1885. Alcune nozioni sulla coltura delle piante alpine nel piano. Rivista mensile del C.A.I., 28.2.1885. Candeletti, Torino.

Voglino P., 1888. Enumerazione di alcuni funghi raccolti nella provincia di Massa Carrara. Atti Soc. Tose. Sci. Nat. 9(1): 97-114.

* Orto Botanico delle Alpi Apuane “Pietro Pellegrini”, Pian della Fioba - MASSA