Colloqui fiorentini
I Colloqui Fiorentini ripercorrono, anno dopo anno, i maggiori autori della letteratura italiana. Il titolo “Nihil alienum” è tratto dall’opera dell’autore latino Terenzio “Heautontimoroùmenos”, v. 77: “Homo sum: humani nihil a me alienum puto” (Sono un uomo: nulla di ciò che è umano mi è estraneo).
Esso vuol significare l’interesse e la passione che ci muove come insegnanti per l’uomo e la sua avventura, interesse e passione che vogliamo comunicare ai giovani senza censure, né pregiudizi, né schematismi. Quello proposto è un percorso che prevede momenti propedeutici e di lavoro da svolgere in classe, che trovano la loro naturale e imprescindibile conclusione nei tre giorni del Convegno.
Il Convegno vuole offrirsi alla scuola come strumento ed occasione di incremento e innovazione dell’attività didattica svolta dagli insegnanti, presentandosi, per essi, come un vero e proprio corso di aggiornamento di alto livello culturale e per gli studenti della scuola secondaria superiore come occasione di promozione e valorizzazione della loro capacità di elaborazione dei contenuti culturali studiati e delle loro capacità espressive.
È l’esperienza di una novità, fatta di tempi, luoghi, persone precise, identificabili, incontrabili, praticabili.
Il compito dell'iniziativa è quello di rompere una prospettiva culturale astratta per andare incontro all’uomo; portare un’idea di cultura che ha a che fare anche col mangiare e col bere, oltre che con lo studiare o l’insegnare, perché ha a che fare con l’uomo intero.
Il tutto esiste prima delle parti, come afferma Henri Bergson.
Per questo la formula con cui vogliamo pensare e proporre il lavoro dell’anno scolastico 2017/18 è la seguente: «Imparare è un’esperienza; tutto il resto è solo informazione».