Il Trionfo Della Morte
Il trionfo della morte è un tema iconografico a carattere macabro diffuso nel tardo medioevo a partire dal Trecento, soprattutto in area franco-tedesca e nell'area alpina ma anche in Toscana. In questo lavoro infatti oggetto di indagine è l’affresco di Buffalmacco che si trova nel Camposanto monumentale di Pisa , affresco che fa parte di un ciclo che comprende anche un Giudizio Universale e una Tebaide, storie di eremiti nel deserto. La diffusione di tematiche macabre è testimoniata dal fatto che risalenti al tardo medioevo se ne contano quasi 300 esempi comprendendo anche le danze macabre e il tema iconografico dell'"Incontro dei tre morti e dei tre vivi". Altro esempio di questo tipo che è stato utilizzato in questo percorso come termine di confronto è La danza macabra di Clusone che raccoglie tutte e tre le tematiche.
Questa iconografia macabra in alcuni casi anticipa la peste nera del 1348, come è il caso dell’affresco di Pisa, peste che decimò la popolazione europea riempiendo le città di cadaveri, in altri ne è una conseguenza diretta.
Se nelle opere prima della fatidica peste il trionfo della morte è più che altro connesso con il tema del Giudizio universale, talvolta correlato da una rappresentazione del Paradiso e dell'Inferno legata alla descrizione dantesca, nelle opere più tarde inizia a comparire la morte stessa che decima "gratuitamente" la popolazione.
Nei trionfi vi è rappresentata solitamente la morte, talvolta come uno scheletro armato di falceo di arco e frecce che colpisce diverse categorie di persone come nell’affresco di Clusone, altre volte come donna dall’aspetto orrendo come nell’affresco di Pisa. In tutti è presente il tema dell’uguaglianza sociale di fronte alla morte in quanto si sottolinea come re, papi e gente comune siano uguali dinanzi ad essa.
La lettura dell’affresco è stata impostata come ascolto di una predica, tenendo conto dei rapporti tra committenti, destinatari e autore o autori.